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Con il pretesto della riduzione della spesa pubblica del solo 0,007%, comprometterà la democrazia, il pluralismo, la rappresentanza.
2
L?Italia diventerebbe il Paese europeo con il minor numero di eletti per abitante nella Camera bassa.
3
In Italia ci sarebbero solo 0,7 deputati ogni 100 mila abitanti, il rapporto più basso dell’intera Unione Europea.
4
La rappresentanza popolare ne uscirebbe drasticamente compromessa, con un divario enormemente accresciuto nel rapporto tra elettori ed eletti.
5
Le regioni medio-piccole risulterebbero fortemente penalizzate dal punto di vista della rappresentanza, aumentando il divario territoriale.
6
I partiti minori risulterebbero fortemente penalizzati, quando non totalmente esclusi dalla rappresentanza politica.
7
Ci troveremmo di fronte a una fortissima compressione del pluralismo politico in Parlamento e alla scomparsa anche del più elementare “diritto di tribuna”.
8
La riforma non è stata accompagnata da misure tese a garantire l’equilibrio a tutela della rappresentanza, come:
– la legge elettorale;
– il voto ai diciottenni per il Senato;
– la riduzione dei delegati regionali tra i grandi elettori per il Presidente della Repubblica;
– la modifica del bicameralismo perfetto.
9
Siamo di fronte a una sostanziale delegittimazione del principio rappresentativo.
10
Si tratta di un progressivo svuotamento della democrazia politica a vantaggio di oligarchie sempre più ristrette.